Dentisti low cost: i media ne denunciano il rischio
Odontoiatria: i media denunciano i rischi del low cost
C’è la donna curata in Serbia alla quale, nella stessa seduta, sono stati estratti 18 denti e installati 10 impianti e che, rientrata in Italia, finisce in ospedale. Ma anche la giovane avvocatessa, convinta ad otturarsi – pagando in anticipo – un dente in realtà sano. O l’anziano che firma il contratto con una clinica, pattuendo una serie di interventi e che poi, mentre è “sotto i ferri”, viene sottoposto ad altre operazioni, con conseguente “lievitare” del conto. Sono solo alcuni degli episodi denunciati da giornali e Tv nelle ultime settimane e riguardanti le cosiddette “cure odontoiatriche low cost”.
“Se costa poco fuggite a denti levati”: così il settimanale Gente del 17 maggio titola un’inchiesta che invita a “Diffidare di chi offre visite gratuite, pulizie e impianti a prezzi stracciati”. “Una donna racconta – si legge nell’articolo – mi curò un medico italiano in Serbia: fu un disastro”.
Ma se fino a qualche anno fa, attirati dalle promesse di risparmio, gli italiani andavano a cercare cure odontoiatriche all’estero, ora anche in Italia gli studi che pubblicizzano visite gratuite o cure scontate sono aumentati: in tre anni, sempre secondo il settimanale Gente, “sono raddoppiati, passando dai 214 del 2012 ai 560 del 2015”. Ci sarebbe da essere contenti, è il commento del giornalista Francesco Gironi. Che però aggiunge che non sempre è così, portando a testimonianza Altroconsumo: “Le catene non sono così convenienti come si presentano e la qualità delle cure dipende dal dentista che vi capita”.
Gente, oltre a ricordare lo scandalo “Vitaldent” (a febbraio i vertici della società sono stati arrestati per riciclaggio e frode), denunciato in diversi servizi di Striscia la Notizia, segnala il caso di una giovane avvocatessa, convinta ad otturarsi un dente che poi si scoprirà essere sano. Duro il commento dell’Andi: “C’è un problema di qualità del materiale e di personale con scarsa esperienza professionale, spesso sotto pressione per rispettare i tempi dettati dall’azienda che, non dimentichiamolo, è una società di capitale, che ha come scopo fare utile”.
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Tratto da FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri)/